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Ziziphus sativa

Giuggiolo

Nome Scientifico: Ziziphus sativa

Nome Comune: Giuggiolo

Nome popolare: Zizoeara, zizolara, xiixoara, zizzole

Famiglia: Ramnaceae - Arbusto o Albero

Perchè si chiama così: Ziziphus latino ziziphus, pianta del giuggiolo e ziziphym, frutto del giuggiolo, sativa perché può essere seminata.

Dove cresce: Originario dall'Oriente, da noi si trova inselvatichita lungo le siepi ai limiti dei campi ma per lo più viene coltivato nei parchi e giardini, vive fino a mille metri di altezza.

Come si coltiva: Si semina in autunno in terreni soleggiati in semenzaio, la germinazione si ha dopo due anni, quando le pianti ne sono alte qualche decimetro si mettono a dimora, la pianta è di lentissima crescita, solo dopo i venti anni raggiunge un buon sviluppo, una crescita più rapida si ottiene con la moltiplicazione dei polloni.

Si riconosce per: Il tronco, alto 6 - 7 metri, con la corteccia scura e screpolata; i rami sono sottili. contorti, muniti di molte spine, le foglie ovali alterne ai lati del breve picciolo, sono presenti due spine una lunga e dritta, l'altra corta e arcuata a uncino. La forma è ovale ellittica con la lunghezza spostata verso la base; il margine è minutamente seghettato, la superficie è glabra e marcata da tre nervature. I fiori sono molto piccoli e raggruppati in ciuffetti all'ascella delle foglie, hanno il calice diviso in cinque lobi triangolari sono di colore verdognoli, giallognoli tra i quali sono inseriti i cinque petali molto piccoli concavi e di color bianco. Il frutto è un drupa ovale o allungata da prima verde poi a maturità diventa giallo-rossa con la polpa verdastra acidula, nella quale è immerso un seme molto duro con punta pungente.

Quando si raccolgono: Da ottobre a novembre a completa maturazione, eliminando quelli avariati e il picciolo.

Come si conservano: l frutti si usano freschi; volendo conservarli, si possono essiccare in forno a temperatura moderata, per poi metterli in recipienti di vetro o ceramica.

Proprietà: Anticatarrali, tossifughe, antinfiammatorie, diuretiche, emollienti, sedative.

Principi attivi: mucillaggini, zuccheri, acido citrico e tartarico. I frutti del giuggiolo sono commestibili, essi vengono consumati freschi o secchi, canditi oppure vengono consumati in confetture e marmellate, gelatine ecc. Al di là del gradevole sapore essi hanno anche proprietà medicamentose, tra le quali la principale, grazie al loro contenuto in zuccheri e mucillagini, è quella emolliente ed espettorante. Ai frutti i del giuggiolo viene anche attribuita la funzione di stimolare la diuresi

Per uso esterno: Ha buone proprietà lenitive e antinfiammatorie che possono essere validamente sfruttate su pelli riarse, mucose boccali e parti intime arrossate e congestionate, una valida e precisa indicazione è quella di impiegare il decotto per mitigare l' arsura e l'irritazione della bocca e della gola dei fumatori.

Uso esterno: i frutti per pelli e mucose infiammate.

Decotti: 6 gr. In 100 mi. Di acqua, fare lavaggi, sciacqui, gargarismi, applicazioni di compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.

Per uso interno: i frutti per la tosse, la ritenzione urinaria.

Decotto 6 gr. In l 00 mi. Di acqua, se ne dovranno bere due - tre tazzine al giorno

Per la bellezza: I frutti hanno proprietà emollienti e disinfiammanti, la loro polpa è quindi utile per lenire le infiammazioni della pelle. Colti maturi, la loro polpa può essere un'ottima maschera di bellezza, particolarmente indicata per pelli secche e delicate.

Per la cucina: Oltre ad essere gustosi e saporiti, i frutti, ricchi di zuccheri e mucillagini, hanno buone proprietà bechiche e diuretiche, costituiscono un ottimo alimento. Si possono consumare sia freschi che essiccati o canditi, servono anche per preparare marmellate, sciroppi, gelatine e liquori come il famoso brodo di giuggiola.

Per questa pianta è stato consultato il seguente volume: "Il grande libro delle erbe. Salute, Bellezza, Cucina. L'erbario dalla A alla Z". Editoriale del Drago e il libro "Le erbe Medicinali Aromatiche - Cosmetiche" editore Fabbri.