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Ginepro

Nome Scientifico: juniperus communis

Nome Comune: ginepro

Nome Volgare: Denegare, zinevro

Famiglia: Conifere

Perché si chiama così: Juniperus, etmologia controversa, o dal latino, junior pari o cioè genero i più giovani, perché la pianta produce nuovi frutti ogni due anni e quindi contemporaneamente sulla stessa pianta vi sono fì·utti verdi e frutti maturi; oppure dal celtico juniperus, aspro, riferito al sapore dei frutti o anche alle foglie pungenti (è questa etimologia si può riferire anche al nome greco della pianta, arkenzos, da arkèo, respingo, difendo, allontano), communis, comune.

Dove cresce: Nei nostri colli cresce spontaneo nei luoghi rudimentali incolti, quasi sempre esposti al sole, vicino alla flora mediterranea e anche in montagna fino ai 2000 metri.

Come si coltiva: Nei nostri colli cresce spontaneo nei luoghi rudimentali incolti, quasi sempre esposti al sole, vicino alla flora mediterranea e anche in montagna fino ai 2000 metri.

Descrizione della pianta: È perlopiù un arbusto spinoso dal fusto, ricchissimo di rami con la corteccia rossiccia, la pianta si presenta come un cespuglio, alto fino ai 4 metri; le foglie verticillate a tre, aghiformi, dure molto pungenti; attraversate da una riga biancastra; i fiori ascellari giallastri, riuniti in amenti in (primavera); i frutti detti galbuli o coccole verdi se sono giovani molto acerbi, nerastri dopo il secondo anno e a maturazione, coperti da un velo ceroso con (pruina) azzurrognoli.

Parti usate: tutta la pianta, foglie e frutti.

Quando si raccolgono: Le foglie aghi in primavera, estate e autunno; i frutti solo in autunno inoltrato.

Come si conservano: Per le foglie si essiccano all'ombra in un luogo areato; i frutti si scuotono dalla pianta con i bastoni, oppure vanno pettinati sulla pianta, si essiccano sui graticci, si mondano dalle impurità e si conservano sacchetti o vasi di vetro.

Proprietà: Le foglie sono diuretiche e balsamiche; i frutti anticatarrali, antireumatici, aperitivi, balsamici, depurativi, diaforetici, diuretici, le coccole, impropriamente dette bacche, assunte a forti dosi provocano ematuria.

Per la salute: L'uso interno; infuso delle foglie; infuso e tintura vinosa dei frutti. Uso esterno; decotto delle foglie, decotto dei frutti; fumigazioni con legno e le foglie bruciate.

Controindicazioni: Il Ginepro è vietato a coloro che soffrono di infiammazioni renali e alle donne in stato interessante, in ogni caso la sua utilizzazione deve essere fatta in dosi moderate, perché preso in forti quantità può provocare gravi infiammazioni all'apparato urinario.

Per la bellezza: Versando nell'acqua del bagno il decotto preparato facendo bollire per quindici minuti cento grammi di frutti di ginepro in un litro di acqua, oppure mettendovi direttamente un pugno di bacche schiacciate, si otterrà un bagno tonificante, rinfrescante e balsamico.

Per la cucina: Le bacche coccole del ginepro vengono utilizzate per aromatizzare molte preparazioni culinarie ed entrano nella formulazione di amari e liquori, primo fra tutti il Gin che proprio al ginepro deve il suo nome, per le bacche verdi. Mentre per le coccole azzurre cioè mature vengono utilizzate per gli insaccati, gli arrosti di selvaggina e i piatti di pesce come aromatizzante. In certe regioni si usa anche di far essiccare le estremità dei germogli primaverili ed utilizzati poi sotto forma di infuso, come sostitutivo del tè.

Altri usi e curiosità: Le bacche del ginepro vengono utilizzate in profumeria perché la pianta o arbusto contiene "Giuniperina", olio essenziale contenente a sua volta "Borneo lo e lsorneolo"; candinene, pinene, canfene, terpineolo, canfora di ginepro, albumina, zucchero e resina di diversi acidi. Il suo legno molto duro serve per lavori di tornio, mentre la ramaglia fornisce ancora oggi un ottimo combustibile per affumicare la carni da conservare, (come speck) dando un aroma speciale.

per le descrizioni della pianta e delle sue proprietà sono stati consultati i seguenti volumi: "Il grande libro delle erbe - Salute - Bellezza - Cucina. Editrice Velar." L'erbario dalla A alla Z editoriale del drago.