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Fragola

Nome Scientifico: Fragaria vesca

Nome Comune: Fragola

Nome volgare: Fragoea- fragolina de bosco

Famiglia: Piantina erbacea perenne

Perchè si chiama così: Fragaria dal latino Fragus, fragante, per il sapore dei frutti. V esca dal latino Vescus, nel significato di tenero, molle, in relazione dei falsi frutti.

Dove cresce: ai limiti dei boschi lungo le rive dia sentieri vicino alle siepi, nei campi incolti esposti al sole vicino ai ripari erbosi e luoghi coltivati, dalla pianura fino ai 1500 metri di altezza.

Come si coltiva: numerose sono le specie coltivate: derivate tutte dalla specie di fragaria vesca e dalle affini fragaria viridis alpina col calice aderente al falso frutto e fragaria semperflorens, rifiorente e fruttificante da primavera ad autunno. Dall'America ci sono pervenute le varietà fragaria ananassa e fragaria grandiflora i così detti fragoloni: per la coltivazione richiede terreno fresco, clima temperato, si produce per stoloni e divisione del cespo. L'impianto della fragolaia si fa a settembre. Si riconosce per: il corto fusto peloso alto fino a 25 cm le foglie sono tutte trifogliate radicali con stoloni ascellari che si radicano e germogliano dando vita a nuove piantine, unite prima alla pianta madre e poi libere. Fiori bianchi, con cinque petali uniti in corimbi (maggio)- (estate). I falsi frutti dal ricettacolo carnoso ingrossato recante i veri frutti che sono degli achenii, impropriamente detti : semini. La fragola è nel contempo falso frutto e infruttescenza (conocarpo)

Parti usate: le foglie, i falsi frutti ed il rizoma.

Quando si raccolgono: le foglie in primavera, mentre i falsi frutti in primavera-estate, il rizoma a fine estate o in autunno. Mentre la coltivazione in serra si ottengono però ormai fragole tutto il tempo dell'anno.

Come si conservano: le foglie vanno essiccate al sole in un strato sottile, si stagionano e si conservano in sacchetti di carta o in vasi di vetro, anche il rizoma va essiccato mentre le fragole utilizzate fresche

Proprietà: le fragole sono antireumatiche, stringenti, diuretiche. I frutti sono antianemici, depurativi del sangue, diuretici,lassativi,nutritivi, e rinfrescanti.

Principi costituenti: le fragole contengono Sali minerali, calcio e ferro, soprattutto magnesio,potassio, zolfo silice,iodio,bromo, sostanze proteiche, zucchero (levulosio permesso ai diabetici) vitamine b-e acido salicilico. Le foglie ed il rizoma contengono mucillagini, tannini, alcoli terpenici.

Per la salute: uso interno: decotto del rizoma, infuso e decotto delle foglie per sciacqui, gargarismi, impacchi, applicazioni della polpa fresca e dei frutti.

Per la bellezza: moltissimi sono gli impieghi delle fragola in cosmesi. Vi segnaliamo qui alcune ricette casalinghe per sfruttare le buone proprietà a favore della bellezza. La polpa tresca dei frutti mescolata con un po' di panna o di miele e un bianco d'uovo montato a neve costituisce una eccellente maschera di bellezza nutriente e tonificante, preziosa per distendere le rughe ed avere un pelle chiara e luminosa. Il succo dei fì·utti, mescolato con latte fresco, costituisce una buona lozione emolliente e schiarente, utile anche per lenire gli arrossamenti e le infiammazioni dovute alla eccessiva esposizione al sole. Contro la couperose e gli arrossamenti della pelle , danno un buon risultato le applicazioni di fogli tresche di fragola ben contuse. Le fogli di fragola si utilizzano anche per bagni emollienti e lenitivi: versare nell'acqua del bagno il loro infuso con 50 gr di foglie per litro d'acqua, oppure mettervi direttamente una manciata di fogli fresche.

Per la cucina: la ricchezza di vitamine, zuccheri e Sali minerali, la fragola è un frutto prezioso per la nostra salute. In cucina si presta molto bene dalle macedonie alle fragole e limone , al vino alla panna, le gustose marmellate, gelatine, sciroppi, gelati, dalle torte al risotto. Con le foglie una deliziosa tisana dissetante e rinfrescante dal sapore particolare

Le descrizioni di questa piantina erbacea e perenne e delle sue proprietà sono stati consultati i seguenti volumi: "Le erbe, radici, foglie e fiori" di Emanuela Borio. Editrice Velari e "Il Grande libro delle Erbe, salute, bellezza, cucina, l'Erbario dalla A alla Z". Editoriale del Drago e Giancarlo Zanovello